I Ventrella avevano già fama e prestigio nei fasti di Napoli capitale, furono fornitori della Real Casa dopo l'unità e in seguito furono incaricati della conservazione, catalogazione e valutazione dei gioielli della Casa Reale.
Nella Napoli borbonica Giuseppe Ventrella , maestro eccellente dell'arte orafa seppe conciliare il mestiere creativo con l'abilità imprenditoriale affidando poi, nel 1873, l'attività solidamente avviata ai figli Achille ed Oreste che ebbero rispettivamente nei figli Davide e Renato due continuatori in crescendo, l'uno a Roma , l'altro a Napoli.
L'indiscusso magistero di Renato a Napoli fu di notevolissima ed ininterrotta impronta, dagli anni trenta agli anni settanta. Egli fu dotato di una spiccata personalità e di grande sensibilità artistica. Fu studioso e collezionista d'arte, per cui non rinunciava alle testimonianze più genuine dell'ottocento, ma era dentro ai fermenti del novecento, tra le tentate aperture delle avanguardie e le imposte chiusure delle infinite restaurazioni.
 
È una storia antica, quindi , che affonda le sue radici nella Napoli Borbonica, quella dell’atelier Ventrella che nel simbolo suggestivo e misterioso del labirinto racchiude le sue preziose radici.
Il marchio di casa, il labirinto, simbolico esempio di creatività fuori dagli schemi, è stato nel tempo affiancato da una attenta e colta ricerca di altre fonti di ispirazione.
Sempre all’insegna dell’arte sperimentare nuove e preziose forme di creatività è da sempre il leit-motiv dell’atelier Ventrella in cui il design si accompagna all’artigianato di elevatissima espressione che ancora oggi si affianca al gioiello tout-court la scultura rappresentativa e celebrativa.
La storia dei giorni nostri parla di collezioni al passo dei tempi che è possibile ammirare nelle sedi di Napoli al n.11 di via Carlo Poerio e al n.64 di via Domenico Cimarosa.